Piero Tredici: due opere dalla serie "Personaggi" del 1967
Presentiamo due opere consecutive (XI° e XII°) dalla serie "Personaggi" di Piero Tredici (Sesto Fiorentino 1928-2011), artista toscano la cui formazione attraversa la grande tradizione scultorea fiorentina per approdare a un personalissimo linguaggio pittorico influenzato dai grandi maestri del Novecento.
"Issatelo" e "Agonia e morte nello stadio", entrambe del 1967, rappresentano un momento significativo nella produzione dell'artista, quando la sua ricerca espressiva raggiunge una maturità che coniuga l'influenza di Francis Bacon con una personale visione drammatica della figura umana. Le opere sono realizzate in tecnica mista su carta, dove il sapiente uso del bianco e nero crea composizioni di grande impatto visivo.
La prima opera, "Issatelo", presenta una figura umana inserita in una struttura geometrica di ponteggi, creando un contrasto dinamico tra l'organicità del corpo e la rigidità delle linee strutturali. La seconda, "Agonia e morte nello stadio", porta all'estremo questa tensione espressiva, con una figura che sembra dissolversi nel nero dello sfondo, in una rappresentazione potente del dramma umano.
Le opere testimoniano il periodo più intenso della ricerca artistica di Piero Tredici, quando la sua formazione iniziale presso l'Istituto d'Arte di Porta Romana (1940-1943) e l'esperienza come plastificatore nelle botteghe ceramiche di Sesto Fiorentino si fondono con le influenze dell'arte contemporanea internazionale. Il risultato è un linguaggio personale che sa coniugare la tradizione toscana con una modernità drammatica ed espressiva.
Il fatto che si tratti di due opere consecutive della stessa serie (XI° e XII°) le rende particolarmente interessanti dal punto di vista collezionistico, permettendo di apprezzare l'evoluzione del pensiero artistico di Tredici all'interno di uno stesso ciclo creativo.
"Issatelo (Personaggio)", 1967 Opera XI° della serie "Personaggi" Tecnica mista su carta Firmato e datato in basso a destra "tredici P.67" con annotazione "personaggio"
Dimensioni:Opera: 68 x 48 cm
Con cornice: 68 x 88 cm Cornice originale in legno laccato bianco (profilo 3 cm, profondità 2,5 cm)
Pass-partout color ocra
580,00 €
Inclusa IVA . Si applicano le spese di spedizione .
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"Issatelo (Personaggio)", 1967 Opera XI° della serie "Personaggi"
Tecnica mista su carta Firmato e datato in basso a destra "tredici P.67" con annotazione "personaggio"
L'opera rappresenta una potente composizione in bianco e nero dove una figura viene rappresentata all'interno di una struttura di ponteggi. Il linguaggio espressivo di Tredici si manifesta nel forte contrasto tra la geometria rigida delle strutture metalliche e il trattamento più fluido e drammatico della figura umana. Il titolo "Issatelo" suggerisce l'azione di sollevamento, creando una tensione narrativa che si riflette perfettamente nella composizione visiva.
"Agonia e morte nello stadio", 1967 Opera XII° della serie "Personaggi" Tecnica mista su carta Firmato e datato "tredici P.67"
Dimensioni:
Opera: 68 x 48 cmCon cornice: 68 x 88 cm Cornice originale in legno laccato bianco (profilo 3 cm, profondità 2,5 cm)
Pass-partout color ocra
580,00 €
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"Agonia e morte nello stadio", 1967 Opera XII° della serie "Personaggi"
Tecnica mista su carta Firmato e datato "tredici P.67"
Opera drammatica che rappresenta una figura umana in dissoluzione, resa attraverso un potente uso del bianco e nero. L'influenza di Francis Bacon è evidente nel trattamento espressivo della figura, che sembra emergere e dissolversi nel nero dello sfondo. Il titolo evocativo "Agonia e morte nello stadio" trova una perfetta corrispondenza nella tensione drammatica della composizione.
Piero Tredici nasce a Sesto Fiorentino il 6 giugno 1928. La sua formazione artistica inizia precocemente, affascinato dalle sculture marmoree degli artigiani locali che, depositari di una tecnica quasi millenaria, sbozzavano con maestria le lapidi e le statuette per il cimitero comunale di Sesto Fiorentino.
Dal 1940 al 1943 frequenta la scuola di scultura dell'Istituto d'Arte di Porta Romana a Firenze, dove studia sotto la guida del Maestro Bruno Innocenti. Questi anni di formazione classica saranno fondamentali per sviluppare quella profonda comprensione della forma che caratterizzerà tutta la sua opera successiva.
Nel dopoguerra, Tredici trascorre alcuni anni lavorando come plastificatore nelle botteghe ceramiche di Sesto Fiorentino, all'epoca molto fiorenti. Questo periodo gli permette di mettere a frutto le sue conoscenze tecniche e di sviluppare ulteriormente la sua sensibilità plastica.
La svolta artistica avviene quando scopre l'opera di Francis Bacon e Pablo Picasso, che influenzeranno profondamente il suo linguaggio espressivo. La sua arte evolve verso una personale sintesi tra la solida formazione tradizionale e le istanze più drammatiche dell'arte contemporanea, come si può vedere nella sua serie "Personaggi" del 1967, dove figure umane vengono rappresentate con intense deformazioni espressioniste.
La sua produzione artistica, che spazia dalla scultura alla pittura, è caratterizzata da un forte senso drammatico e da una costante tensione espressiva. Le sue opere sono state oggetto di numerose mostre e sono passate più volte in asta, principalmente in Italia, testimoniando un interesse costante del mercato per la sua ricerca artistica.
Muore a Sesto Fiorentino il 7 agosto 2011, lasciando un'eredità artistica che testimonia il suo personale percorso dalla tradizione scultorea toscana all'espressionismo contemporaneo.
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