ALIENUM | umberto romagnoli

"Alienum" (neutro latino di "alieno") esplora le molteplici sfaccettature semantiche del termine: dall'estraneo all'ostile, dall'inopportuno al pagano, fino a rappresentare tutto ciò che sfugge alla nostra comprensione e spiegazione razionale.

La serie fotografica si pone come un ponte tra il razionale e l'irrazionale, invitando lo spettatore a esplorare quella zona grigia dove la certezza scientifica incontra il mistero dell'ignoto. Attraverso una palette cromatica che richiama le immagini astronomiche di nebulose e fenomeni celesti - blu profondi dello spazio siderale, verdi fluorescenti che evocano energie sconosciute, brillanti esplosioni di luce che sembrano nascere da reazioni chimiche extraterrestri - le immagini creano un universo visivo dove le forme sembrano emergere da una dimensione parallela, sospese tra microcosmo e macrocosmo.

Siamo liberi di credere che big bang corporei o naturali mitosi, frantumazioni cellulari o deflagrazioni energetiche abbiano dato origine a entità luminose e fragili, forme di vita alloctone e fluttuanti, esseri pre-terreni brillanti di luce propria. Il progetto sfida i confini tra scienza e immaginazione, giocando con l'idea che, nonostante la conoscenza scientifica abbia spiegato la maggior parte dei fenomeni un tempo attribuiti a presenze aliene, questi esseri continuano a vivere nell'immaginario collettivo.

Le immagini di Umberto Romagnoli evocano un universo parallelo dove la materia si manifesta in forme inedite e misteriose. Attraverso una sapiente manipolazione della pellicola analogica, l'artista crea visioni che sembrano provenire da un altro piano dell'esistenza. Le cromie - dal blu profondo delle profondità spaziali al verde fluorescente delle energie sconosciute - non sono semplici scelte estetiche, ma diventano parte integrante della narrazione, suggerendo la presenza di fenomeni che trascendono la nostra comprensione terrestre.

Ogni immagine della serie funziona come una finestra su un mondo alieno, dove le leggi della fisica sembrano piegarsi a logiche sconosciute. Le forme organiche indefinite che popolano questi spazi sembrano esistere in uno stato di perpetua trasformazione, come se fossero colte nell'attimo della loro manifestazione o dissoluzione nel nostro piano di realtà.

"Alienum" ci ricorda che, nell'era della ragione scientifica, esiste ancora spazio per il mistero e lo stupore. Il progetto non cerca di fornire risposte definitive sull'esistenza di vita extraterrestre, ma piuttosto di mantenere viva quella tensione creativa tra il conosciuto e l'ignoto che da sempre alimenta l'immaginazione umana.