Si tratta di un opera composta da un video-arte e da una collezione di sette fotografie rappresentanti le sette opere corporali della misericordia cristiana: dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati e seppellire i morti.
L'opera d'arte, in cui i 4 elementi della Natura - terra, aria, fuoco e acqua - sono continuamente presenti, trae ispirazione da un insieme di opere pittoriche classiche e leggende che vanno da Caravaggio, Manfredi e Velázquez, ai leggendari miti di San Martino, Pero che allatta di nascosto il padre Cimone per evitare che muoia in carcere, Sansone che beve dalla mascella di un animale dopo aver ucciso con essa mille filistei e anche Romolo e Remo sopravvissuti nascosti in una cesta nelle acque del Tevere.
Da una parte il video, suddiviso in sette episodi di settanta secondi di durata ciascuno, mercé alla inquadratura fissa e all’uso del rallentatore, si trasforma in una immagine ‘quasi’ statica, diventando esso stesso come una pseudo-fotografia. Queste immagini al rallentatore fanno emergere aspetti visivi e sonori altrimenti impercettibili, come per esempio il pianto dell’anziano malato che non è altro che il pianto di un neonato a poche rivoluzioni; In questo modo emozioni puntuali come l’afflizione diventano invece Universali.
D'altro canto, la mise-en-scène di questa serie di sette fotografie manifesta caratteristiche pittoriche mostrando dettaglio e texture sia nelle alte luci che nelle zone d’ombra di ogni scena; impossibile da catturare altrimenti in una sola fotografia. Così l’opera video originale diviene fotografia e la fotografia vera e propria diviene quasi pittura.
SRISA Gallery
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FINISSAGE 02 dicembre dalle ore 18,00
Apertura mostra giorni feriali:
Lunedì - venerdì 10:00 - 19:00
Sarà presente al finissage Gloria Marco Munuera che illustrerà il percorso creativo del progetto e la motivazione che l'ha spinta a realizzare questa opera artistica che racchiude un messaggio laico importante: "carità" deriva dal latino "caritas" e significa "amore disinteressato".
La carità e la misericordia sono due virtù fondamentali dell'essere umano, che si esprimono nella cura del prossimo e nell'altruismo. Queste virtù sono strettamente legate alla vita e alla morte,
all'infanzia e alla vecchiaia.
La vita è un dono prezioso, che va custodito e protetto. La carità e la misericordia si manifestano nell'attenzione ai bisogni degli altri, soprattutto di coloro che sono più fragili e
vulnerabili. I bambini, ad esempio, sono particolarmente bisognosi di cura e protezione. La loro infanzia è un periodo di crescita e sviluppo, in cui hanno bisogno di essere accompagnati e
sostenuti. La vecchiaia, invece, è un momento di passaggio, in cui le persone possono sentirsi fragili e sole. La carità e la misericordia si manifestano nel prendersi cura degli anziani, nel
garantire loro una vita dignitosa e nel sostenerli nel loro cammino.
La morte è un evento naturale, che fa parte del ciclo della vita. La carità e la misericordia si manifestano nel rispetto del dolore delle persone che hanno perso una persona cara. In questi
momenti, è importante offrire conforto e vicinanza, aiutando le persone a superare il lutto.
Nel clima geopolitico presente, i concetti di carità, cura del prossimo e altruismo sono più che mai urgenti e attuali. Il mondo è un luogo in cui le guerre, le carestie e le diseguaglianze sono
ancora presenti. La carità e la misericordia ci chiamano ad agire per costruire un mondo più giusto e solidale.
La ricerca di Gloria Marco
Munuera esplora la compassione, la generosità e la cura del prossimo come valori fondamentali e come segnali di speranza nel nostro presente di conflitti, isolamento sociale e
culturale.
Il progetto impiega video-arte e fotografia per riflettere sul concetto di carità, rivisitando le sette opere di misericordia corporale narrate nel Vangelo di Matteo. Marco Munera usa il mezzo fotografico per ricreare lo stile pittorico dei grandi maestri del Seicento, come Caravaggio, Bartolomeo Mantredi, Diego Velazquez creando dei tableaux vivants che rappresentano racconti biblici simbolici come quello di San Martino, Pero e Sansone. Le foto convergono in un video che, attraverso inquadrature fisse e l'uso del rallentatore, offre una visione quasi statica che rileva dettagli visivi e sonori altrimenti impercettibili: la matericità di un tessuto; li gioco di luci e ombre prodotto dal baluginio di una candela; li movimento degli alberi al vento; lo scorrere dell'acqua e li fruscio delle foglie. Questa combinazione di media sfida la nostra percezione e rende universali emozioni come l'afflizione.
VIDEO
Caritas Romana; Septem Opera Misericordiae
Video arte, 9’:11” 2022
FOTOGRAFIE
Digital Photography, Carta Canson Infinity Print Making Rag 310g. 2022 / Cornici artigianali di recupero.
Dar da mangiare agli affamati, 58’2x87’5cm (senza cornice). 73’5x103cm con cornice di legno.
Dar da bere agli assetati, 31’3x39’5cm (senza cornice). 37’5x45’5cm con cornice di legno.
Vestire gli ignudi, 47’2x 57’3cm (senza cornice). 55x65cm con cornice di legno.
Alloggiare i pellegrini, 28’5x38’5cm (senza cornice). 37x47cm con cornice di legno.
Visitare gli infermi, 26x30cm (senza cornice). 36’5x40’5cm con cornice di legno.
Visitare i carcerati, 39x 49cm (senza cornice). 53’5x63’5cm con cornice di legno.
Seppellire i morti, 32’5x 47’5 cm (senza cornice). 53x67cm con cornice di legno.
L’intenzione di questo progetto di Fotografia Contemporanea è creare l’incontro, durante la serata inaugurale della mostra, fra l'artista e il pubblico per dare loro la possibilità di parlare del suo progetto artistico.
Alle due dimensioni dell’immagine, in questo modo, si aggiunge una terza fatta di parole e emozioni.
La sua esposizione diventa in questo modo un elemento di ulteriore valutazione dell’opera e un diretto coinvolgimento del visitatore in Galleria.
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La CALL riaprirà a novembre 2024.
Il tema “in-perfezione” è uno stimolo per spingere gli autori a sviluppare espressioni culturali personali che riflettano le sfaccettature socio/culturali del proprio mondo. Il Premio di
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