SOGGETTO: DAVIDE VALLASCAS
REGIA E FOTOGRAFIA: LUCA DI BARTOLO
INTERPRETI: DAVIDE VALLASCAS, MONICA LEDDA, FRANCESCA ASSIERO, BRÀ
COSTUMI: ANNA MATTAROCCI
COLONNA SONORA: FRANCESCA QOYA
FOTOGRAFO DI SCENA: MASSIMILIANO PORRU (MASSYFLY)
PARTNER CULTURALE: AD GALLERY / ALBERTO DESIRO'
Matres è un corto epic dark narrato col linguaggio del corpo. Parla del mito arcaico della dea madre preistorica, liberamente ispirato al filone narrativo di Thomas De Quincy. È un cocktail evocativo di emozioni dal sapore forte e amaro’.
E' al contempo un'ode alla Natura: piante secolari e vallate che ci riconducono alle origini dell'uomo, quando questo traeva linfa vitale dalla Madre Terra.
Matres is an epic dark short film narrated using body language. It speaks of the archaic myth of the prehistoric mother goddess, loosely based on the narrative strand of De Quincy. It is an evocative cocktail of emotions with a strong and bitter taste ”.
It is at the same time an ode to Nature: secular trees and valleys that lead us back to the origins of humankind, when it took its lifeblood from the Mother Earth.
Le Matres sono idoli di un tempo remoto, in cui la donna dominava le comunità umane ancora giovani e tribali. Personificavano le generatrici della vita, le dispensatrici di sapienza, di cure ai mali del corpo e della mente, della magia e della profezia fino al ruolo estremo e finale di emissarie del verdetto di morte per divino vaticinio, regolato da rituali segreti. L’educazione, l’insegnamento alle nuove generazioni, la loro crescita fisica e morale era opera materna e tutte queste prerogative furono trasmesse da madre in figlia seguendo un’ascendenza matrilineare. Queste donne potenti e temibili erano dunque le Matres delle genti e della storia prima della scrittura, sacerdotesse delle divinità ctonie e simulacri viventi della Dea Madre, la madre di tutte le madri, dalla quale discesero i loro poteri.
Atropo è una Dea, una moira greca che tesse i destini degli uomini.
Potnia è una sacerdotessa, una Mater nell’atto di cimentarsi in una danza rituale con il suo “Dio Toro” da offrire in sacrificio per propiziare il favore del cielo e della terra. In comune questi personaggi hanno il rito, la danza, le geometrie e gli equilibri divini che valgono come una preghiera nel linguaggio ermetico e misterioso degli dei.
Con Matres desidero raccontare di un mondo perduto, con regole diverse da quelle che conosciamo e alle quali ci siamo abituati. Un mondo Antichissimo, ai primordi della civiltà umana, dove il potere è nelle mani di donne divine e temibili.
With Matres I want to tell about a lost world, with rules different from those we know and to which we have become accustomed. An ancient world, at the beginning of human civilization, where power is in the hands of divine and fearful women.
Davide Vallascas
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