ergo sum: creazione dell'essere | sara franci

Il progetto artistico "Ergo Sum" di Sara Franci esplora il corpo maschile come architettura primordiale, superando i confini della rappresentazione tradizionale per approdare a una dimensione insieme estetica e metafisica. L'organo sessuale in erezione diventa monumento, simbolo di energia vitale e forza generativa, restituito alla sua dimensione archetipica attraverso un processo di elaborazione digitale che trasforma la carne in icona, il dettaglio anatomico in astrazione formale.

La maestria tecnica dell'artista, che attinge al suo background di art designer e visual artist, conferisce alle immagini una qualità scultorea: le superfici acquistano la texture di monoliti antichi, la luce scolpisce volumi e tensioni con precisione millimetrica. In "Monolithum", la composizione essenziale e la cromia ridotta ai grigi perlacei privano l'immagine di ogni connotazione pornografica per elevarla a pura contemplazione estetica, metafora della verticalità dell'essere.

Con "Connubio", Sara Franci indaga il tema dell'alterità e del riconoscimento reciproco. Due presenze maschili dialogano in uno spazio sospeso dove il bianco e il nero evocano il concetto di yin e yang, di polarità che si attraggono e si completano. Le composizioni possiedono una qualità quasi orientale, dove i corpi monoliti creano tensioni dinamiche e celebrano la forza della relazione.

Ciò che rende significativo il lavoro di Sara Franci è la capacità di coniugare rigore formale e carica simbolica. Le sue immagini sussurrano, invitano a una lettura stratificata che parte dalla superficie estetica per scendere verso livelli più profondi di significato. "Ergo Sum", il titolo cartesiano riletto in chiave corporea, afferma che siamo perché il nostro corpo esiste, perché il desiderio pulsa, perché l'energia vitale si manifesta.

In un'epoca che tende alla virtualizzazione dell'esperienza e alla censura del corpo reale, Sara Franci compie un gesto di resistenza poetica: restituisce alla fisicità la sua dignità di linguaggio primario. Il maschile qui rappresentato non è aggressivo né dominante, ma contemplativo, introspettivo, vulnerabile nella sua esposizione. È un corpo che accetta di essere guardato, sovvertendo lo sguardo tradizionale.

Dal punto di vista tecnico, le opere si collocano nel solco della grande tradizione fotografica che da Man Ray a Mapplethorpe ha fatto del corpo nudo il proprio campo d'indagine. Ma se Mapplethorpe celebrava la perfezione apollinea, Sara Franci cerca la potenza primordiale, l'energia, il gesto che si fa. Le dimensioni delle opere  di 60x60 cm. impongono una presenza fisica significativa, trasformando la visione in esperienza che coinvolge il corpo dello spettatore.

"Ergo Sum" è un progetto sulla libertà: libertà di espressione, di rappresentazione, di pensare il corpo al di là dei tabù culturali. Dimostra che è possibile parlare di erotismo in termini alti, rappresentare la sessualità senza volgarità, fare del desiderio forma e contenuto di un discorso artistico rigoroso e necessario. La tiratura limitata di ogni opera sottolinea il carattere unico di ogni stampa, piccolo monumento alla libertà creativa e alla dignità del corpo come suprema opera d'arte della natura.
(Alberto Desirò)